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B_NORM B_PIN  
view post Posted on 15/6/2015, 13:39 by: AutotuningclubReply
Il drifting è uno stile di guida che consiste nel percorrere le curve facendo assumere ai
pneumatici posteriori un angolo di deriva differente rispetto a quelli anteriori. Questo può avvenire sfruttando la potenza del motore (solitamente dotato di trazione posteriore) e i trasferimenti di carico che si hanno in decelerazione, facendo perdere aderenza ai pneumatici posteriori. Una volta eseguito ciò si tiene l’auto in una sorta di sbandata controllata per tutta la
percorrenza della curva. Questo stile di guida è utilizzato in competizioni a livello mondiale.

Il Drifting è uno sport che nasce sulle montagne del Giappone circa quaranta anni fa. Veniva praticato da ragazzi qualunque per le strade,e non da piloti professionisti (questo grazie anche alla alta disponibilità di auto a trazione posteriore, con motore anteriore e con un peso ridotto,
presenti sul mercato automobilistico giapponese), per questo motivo non si può sapere chi sia il vero inventore del drifting. A rendere famoso a livello internazionale questo sport fu il pilota di auto da turismo Keiichi Tsuchiya, che fece approdare questo stile di guida nelle gare di turismo.
In questo sport non si tiene conto della prestazione che esegue il pilota, o meglio, non vince chi taglia per primo il traguardo o chi esegue un giro del circuito nel minor tempo (come accade nelle corse di formula uno o nei rally), ma è considerato vincitore chi percorre il circuito con lo stile di guida più spettacolare. Un aspetto che differenzia il drifting dagli altri sport automobilistici è che nel drifting non importa vincere, importa fare drifting, ovvero fare ciò che i motociclisti conoscono con il nome di freestyle: comunicare emozioni attraverso la pratica dello sport forse più pazzo del mondo (assieme ovviamente al moto freestyle) dove si sfida costantemente il limite che la fisica impone alle auto.
Durante le gare dei giudici assegnano un punteggio a ogni partecipante, questo si fa basandosi sul suo stile di guida: la spettacolarità con cui vengono eseguite le curve, il fumo che si riesce a fare con le gomme e altre svariate regole.

Di solito quando si fa una gara di drifting la si esegue in sessioni. Ad ogni sessione due drifter entrano in pista e chi dei due avrà lo stile di guida più spettacolare, secondo i giudici e secondo il pubblico, sarà colui che si aggiudicherà la vittoria della manche. Ovviamente vedendo queste auto pensiamo subito ad elevate potenze specifiche. Molto più raramente si pensa al fatto che non serve solo un buon pilota a controllare l’auto, ma serve soprattutto una buona regolazione dell’assetto, così da permettere al pilota un controllo totale dell’auto.
Comments: 0 | Views: 29Last Post by: Autotuningclub (15/6/2015, 13:39)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 5/9/2014, 20:19 by: AutotuningclubReply
Con oltre 500.000 automobili vendute in 4 anni in tutto il mondo, DS diventa nel 2014 un Marchio a tutti gli effetti. La sua ultima creazione: la concept car DIVINE DS, concentrato del DNA della Marca. Progettata e realizzata a Parigi, incarna l’essenza di DS. La silhouette 4 porte compatta (4,21 m) grigio metallizzato con riflessi sottili, DIVINE DS conquista già al primo sguardo con uno stile potente, distintivo e affascinante. Le curve seducenti e sensuali sono animate da connotazioni grafiche forti come le `DS Wings’, le linee laterali pronunciate ed affilate, e il trattamento del tetto unico al mondo. Esterno unico, interni eccezionali! Abitacolo totalmente inedito, dalla morfologia audace e tecnologica, messo in scena in modo spettacolare e a contrasto, a incarnare lo spirito avveniristico, l’eleganza e la raffinatezza di DS. Con il concetto esclusivo di “Hypertypage”, DIVINE DS inaugura un nuovo modo di vivere l’auto, e propone ai clienti una scelta di rivestimenti interni haute couture, che rifletta il loro carattere. L’abitacolo di DIVINE DS si veste di 3 temi interni intercambiabili, ognuno con una personalità unica e inconfondibile. DIVINE DS nasce dall’incontro di grandi brand, ognuno riferimento nel proprio settore, come Lesage per i ricami o Swarovski per i cristalli. Dimostrazione della capacità di DS di mescolare i codici e abbinare gli universi: un’innovazione nel mondo dell’auto! Con gruppi ottici dallo stile futurista e all’avanguardia, che abbinano la tecnologia Laser agli indicatori di direzione a scorrimento, con alette sul tetto che si sollevano per far posto alla telecamera di retromarcia, con un’aerodinamica ottimizzata… la silhouette di DIVINE DS è viva e animata. All’interno, la tecnologia è protagonista grazie al posto di guida cockpit e all’utilizzo esclusivo del digitale.
DIVINE DS ha una sagoma compatta: 4 porte, 4,21 m di lunghezza e 1,98 m di larghezza. Mostra uno stile potente e carismatico, con linee tese e una postazione di guida bassa (1,35 m di altezza), ben piantata su ruote da 20”. Le superfici dalle forme seducenti contrastano con gli elementi grafici dei dettagli cromati. DIVINE DS si veste di grigio metallizzato, dai riflessi sottili, che ne evidenziano le linee. Una silhouette che cattura dal primo sguardo con codici stilistici audaci, in puro stile DS.Il frontale di DIVINE DS, ampio e potente, riprende le “DS Wings” inaugurate su DS 5LS e DS 6WR, in modo ancora più pronunciato e a sviluppo verticale, ancora più elegante. Al centro, la griglia della calandra mostra con stile l’emblema DS. Sfumature sui dettagli cromati, applicati agli elementi flottanti, formano disegni a punta di diamante di varie misure, giocando con gli spazi sulla griglia della calandra.Le fiancate di DIVINE DS offrono linee forti e affilate. Il primo tratto del designer emerge in modo evidente. Il tratto che caratterizza la fiancata della concept nasce attorno ai fanali posteriori, smorzato in modo naturale sul lato ...

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Comments: 0 | Views: 48Last Post by: Autotuningclub (5/9/2014, 20:19)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 13/5/2014, 00:32 by: AutotuningclubReply
New York: auto da sogno

Tantissime le novità presenti al New York International Auto Show 2014. La Land Rover ha presentato la nuova Discovery Vision, ma

anche Bmw e Mercedes hanno svelato i nuovi modelli. La fabbrica bavarese ha mostrato la M4 cabrio: sotto al cofano della c'è motore

3000 cc sei cilindri in linea in grado di erogare 431 Cv per prestazioni da vera auto sportiva. La casa di Stoccarda, invece, ha lanciato

l'ultima perla AMG: la S63 Coupe dotata di un potente V8 AMG biturbo da 5,5 litri. 430 kW (585 CV) e 900 Nm di coppia. Novità

interessanti anche da casa Porsche in versione GTS. Per finire dal mondo suv ecco l'interessante Nissan Murano.
Comments: 0 | Views: 32Last Post by: Autotuningclub (13/5/2014, 00:32)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 9/10/2013, 11:15 by: AutotuningclubReply
L'edizione 2013 del Motor Show di Bologna è stata annullata. La clamorosa notizia, una doccia fredda per gli appassionati dei motori, è stata annunciata dagli organizzatori del celebre Salone internazionale dell'automobile con un comunicato ufficiale nel quale si precisa che "la motivazione di Gl events, società organizzatrice dell'evento, sta nella totale assenza delle case automobilistiche, fulcro di un salone dell'automobile". Nella nota gli organizzatori spiegano inoltre che "l'assenza del mercato ci spinge dunque ad annullare l'edizione 2013 del salone, sia per rispetto verso il pubblico del Motor Show, sia per lavorare in modo produttivo e concreto a eventi futuri che possano contare di nuovo sulla massiccia presenza del settore. Gl events ha investito in modo importante negli ultimi sei anni per garantire l'unico Salone italiano dell'automobile e per dare sostegno al settore auto in un Paese che dal 2007 ha perso oltre il 50 per cento del mercato automobilistico. Gl events si propone di continuare a operare nel nostro Paese ai fini di offrire un evento all'altezza delle aspettative di investitori e del pubblico, che negli anni non ha mai fatto mancare il proprio sostegno".

La notizia dell'annullamento dell'edizione 2013 è clamorosa, considerato che il Motor Show andava in scena regolarmente nei saloni della Fiera di Bologna dal 1976 ed era uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati delle due e delle quattro ruote, anche se negli ultimi anni la presenza motociclistica era andata scomparendo.
Comments: 0 | Views: 36Last Post by: Autotuningclub (9/10/2013, 11:15)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 17/9/2013, 00:48 by: AutotuningclubReply
ll motore S di Audi S5 Coupé
Più dinamica e Più potente.
Assolutamente S
Con una potenza di 245 kW, il potente e compatto V6 TFSI promette un’intensa esperienza di guida.
Innovazioni come la trazione quattro® con differenziale centrale a corona dentata centrale e la distribuzione selettiva della coppia rendono S5 una vettura eccezionale.

Il motore - il cuore di Audi S5 Coupé. La coppia e l’accelerazione impressionano fin dai primi metri.
Il 3.0 TFSI V6 prende vita spontaneamente, mentre i sei cilindri con turbocompressione rilasciano 245 kW di potenza.
Proprio come su A5 Coupé, Audi S5 Coupé utilizza l’efficiente tecnologia TFSI® applicata al motore V6 3.0 TFSI.
Un innovativo sistema meccanico di turbocompressione con sovralimentazione ad intercooler trasforma il sei cilindri in un compatto ed economico generatore di potenza.
Il sistema Start & Stop spegne automaticamente il motore in caso di fermata, e lo accende nuovamente quando il freno viene rilasciato.
Audi S5 Coupé è disponibile esclusivamente con il cambio S tronic a 7 marce e doppia frizione e trazione integrale quattro®.

Non è solo la coppia massima di 440 Nm ad impressionare, ma anche la sua curva: almeno il 90% della coppia massima è disponibile tra i 2.200 e i 5.900 giri al minuto.
Grazie alla sua risposta spontanea e all'eccezionale erogazione di potenza su tutta la gamma di velocità, i 6 cilindri permette di godere di uno stile di guida particolarmente dinamico. Il propulsore accelera Audi S5 Coupé da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi.

Valori sui consumi e sulle emissioni:

Consumo di carburante nel ciclo combinato: 8,1 l/100 km
Valori relativi alle emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 190 g/km
Comments: 0 | Views: 35Last Post by: Autotuningclub (17/9/2013, 00:48)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 21/7/2013, 14:18 by: AutotuningclubReply
LA TECNICA
Zoom Le tecniche di drift che seguono servono per innescare il drift, e una volta che si è di traverso, l'unica tecnica è quella di controsterzare e dosare il gas con molta precisione:

Freno a mano : La tecnica più semplice e forse più provata da tutti, in cui non bisogna arrivare sparati in curva e tirare il freno a mano, altrimenti si ottiene solo un testacoda, ma l'ideale è avvicinarsi alla curva normalmente, frenare quanto serve per ottenere una velocità media a seconda del raggio della curva, e mentre si imposta la traiettoria sterzando, basta dare un singolo e breve colpo di freno a mano, quel tanto che basta per sbilanciare la vettura innescare il drift, controsterzare e riaccelerare per portarlo avanti;

Blocco al ponte : Questa seconda tecnica prevede l'uso del cambio, è simile a quella precedente, ma invece di usare il freno a mano, per innescare il drift si fa una scalata di una marcia, che crea uno scompenso tra giri motore e giri delle ruote posteriori. Bisogna avvicinarsi alla curva più velocemente del normale, tenendo una marcia non troppo alta, ovvero l'auto deve essere su di giri, ma non a limitatore. Frenare quel che basta per regolare la velocità, e allo stesso tempo, mentre si comincia a sterzare, fare una scalata brutale, quasi contemporaneamente alla scalata, bisogna riaccelerare, innescando il drift;

Sovrasterzo di potenza : Dal nome si può capire che per utilizzare questa tecnica dobbiamo disporre di una vettura ben fornita in fatto di coppia e cavalli. Avvicinarsi come sempre alla curva, frenare abbastanza decisamente, per spostare il peso sull'anteriore e alleggerire il posteriore; sterzare andando verso la corda della curva e quando il muso è nella direzione giusta, dare tutto gas, quel tanto da far derapare l'auto;

Frenata : Questa tecnica da il suo meglio con le vetture che hanno più peso al posteriore, quindi quelle con motore centrale o posteriore, ma nessuno vieta comunque di provarla anche su altri tipi di auto. Inserirsi in curva frenando pesantemente, abbastanza da spostare tutto il carico sull'anteriore. A questo punto, il posteriore, momentaneamente alleggerito, da solo andrà verso l'esterno della curva a causa del peso del motore, e basta riprendere a dare gas per driftare;

Pendolo : Questa tecnica funziona tramite lo spostamento dei pesi della vettura e la relativa perdita di aderenza. La cosa principale è quella di avvicinarsi alla curva, sterzare abbastanza bruscamente dalla parte sbagliata e contemporaneamente frenare, mollare di colpo il freno e curvare nella giusta direzione ridando gas per derapare. Questo spostamento improvviso sbilancia la vettura quel tanto da farla scivolare sull’asfalto.


L'AUTO
Zoom Ipotizzando di voler preparare un auto esclusivamente per il drift, è importante sceglierla provandola e cercando quella che già completamente originale dà un buon feeling, che si andrà poi a migliorare ...

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Comments: 0 | Views: 33Last Post by: Autotuningclub (21/7/2013, 14:18)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 4/7/2013, 12:23 by: AutotuningclubReply
Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana, fondata da Enzo Ferrari, che produce autovetture sportive d'alta fascia e da gara. Essa gestisce, tra l'altro, una delle più celebri e titolate squadre sportive impegnate nelle competizioni automobilistiche del mondo: la Scuderia Ferrari. La sede dell'azienda è situata a Maranello, in provincia di Modena ed è guidata, dal 1991, da Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e del Gruppo Fiat.
Il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell'aviatore romagnolo ed asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna ad Enzo Ferrari e da allora diventato emblema del marchio Ferrari e dello stesso reparto corse.
Nell'anno fiscale 2011 Ferrari S.p.A. ha venduto 7.195 vetture per un fatturato di 2,251 miliardi di euro.[1] Nel 2012 Ferrari ha venduto 7.318 vetture, con un aumento del 4,5% rispetto al 2011. Mercato più attivo si riconferma essere il Nord America con oltre 2000 vetture vendute e una crescita del 14,6% rispetto all'anno precedente[2]
Secondo la classifica stilata dalla Brand Finance la Ferrari è risultata l'azienda più famosa al mondo seguita da Google, Coca Cola, PricewaterhouseCoopers e Hermès
La nascita della Ferrari viene talora fatta coincidere con la fondazione, nel 1929 a Modena, della S.A. Scuderia Ferrari, ma la Scuderia non produceva proprie automobili, era soltanto la responsabile della messa a punto di quelle dell'Alfa Romeo, che allora partecipavano a diverse competizioni.
La casa costruttrice nacque ufficialmente il 13 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. Le sue prime commissioni furono la costruzione di componenti per velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture divenne l'attività principale.
La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, fu la Auto Avio Costruzioni 815 datata 1940, mentre la seconda, sempre in soli due esemplari, fu la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari[3]. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite.
Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambiò denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1969 la Ferrari SpA entrò a far parte del gruppo FIAT[4]. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario divenne per il 90% della FIAT mentre la parte restante rimase al figlio ...

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Comments: 0 | Views: 71Last Post by: Autotuningclub (4/7/2013, 12:23)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 12/6/2013, 22:58 by: AutotuningclubReply
LAVARE L'AUTO CON PERIODICITA'

Avete appena acquistato un'auto nuova e volete mantenerla pulita così come appare da nuova per lungo tempo? Bene, siete nel posto giusto dove poter apprendere alcuni piccoli consigli per lavare l'auto in modo veloce e pratico. La prima cosa che andrebbe imparata è quella di non lasciare che lo sporco faccia le incrostazioni, tralasciando cioè di lavare l'auto per mesi e mesi, sopratutto in quelli estivi in cui il caldo fissa in modo particolarmente tenace lo sporco sulla vernice della nostra auto; in questo modo si accorcia notevolmente il tempo di lavaggio dell'auto e soprattutto i risultati saranno migliori. Questo non per suggerirvi di lavare continuamente l'auto ma per consigliarvi di non lasciare passare parecchio tempo senza lavarla; una volta ogni due mesi può essere un buon compromesso.


NON LAVARE L'AUTO AL SOLE

La prima condizione da rispettare per ottenere un buon lavaggio dell'auto è quella di scegliere un luogo ombreggiato; questo perché al sole la carrozzeria dell'auto diventa molto calda e farebbe asciugare immediatamente l'acqua con lo shampoo ancora prima del risciacquo, lasciando così vistose macchie.

L' INCERAMENTO:

Il segreto per mantenere sempre l'auto come nuova, proteggere la sua vernice e soprattutto non faticare molto durante il suo lavaggio è quello di prendere l'abitudine di darle la cera per due volte l'anno; questa operazione va fatta subito dopo il lavaggio, ad automobile asciutta, così da evitare di graffiarla con la presenza di sabbia o quant'altro. Consiglio di utilizzare il tipo di cera "cremoso" da stendere a mano che va lasciata asciugare e poi tolta con uno straccio morbido, sempre a mano; è il metodo più faticoso ma, a mio parere, quello che da i migliori risultati. Questo tipo di cera protegge la vernice dal dannoso effetto dei raggi del sole mantenendola sempre come nuova.

ATTREZZI E PROCEDIMENTO PER LAVARE L'AUTO:

Un secchiello, una spugna e l'equivalente di un tappo di shampoo sono tutto quello di cui abbiamo bisogno per lavare la nostra auto, oltre naturalmente ad un getto d'acqua. Meglio, prima di procedere al lavaggio con spugna e shampoo, dare una risciacquata veloce all'auto al fine di rimuovere l'eventuale presenza di granelli di sabbia o altri corpi estranei che potrebbero rigare la vernice; fatto questo si può procedere a passare con la spugna e lo shampoo tutta la carrozzeria dell'auto in modo veloce e, altrettanto velocemente, si risciacqua (risparmieremo così il consumo di acqua).
Per asciugare l'auto dovremo munirci di una pelle sintetica e, se possibile, meglio posizionare l'auto in un luogo leggermente inclinato così da evitare il ristagno dell'acqua in zone nascoste.

COME ELIMINARE I MOS...

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Comments: 0 | Views: 38Last Post by: Autotuningclub (12/6/2013, 22:58)
 

B_NORM B_PIN  
view post Posted on 3/6/2013, 23:22 by: AutotuningclubReply
Dopo averla svelata in marzo al Salone di Ginevra, Bmw si appresta a lanciare anche nel mercato italiano l'inedita Serie 3 Gran Turismo, un modello che porta in un segmento numericamente piu' importante le novita' gia' introdotte nella fascia piu' alta con la Serie 5 GT (definita dalla Casa di Monaco come 'Progressive Activity Sedan') cioe' la superiore abitabilita' ai posti posteriori e la maggiore spaziosita' e fruibilita' del bagagliaio rispetto alle versioni berlina e Touring.

I prezzi che Bmw ha fissato per il nostro mercato (validi dal prossimo primo luglio) partono dai 38.940 euro della 320i GT con il motore 2.0 quattro cilindri da 184 Cv e arrivano ai 58.390 della 335i GT xDrive con il 3.0 sei cilindri da 306 Cv nell'allestimento M Sport. La versione 'centrale' dell'offerta per l'Italia, la 320d GT con il turbodiesel 2.0 quattro cilindri da 184 Cv gia' omologato Euro6 costa, in allestimento Sport, 43.350 euro. Le varianti xDrive a trazione integrale verranno proposte unicamente in combinazione con i motori benzina della 320i, 328i e 335i oltre che con il turbodiesel della 320d.

Tutti i propulsori della gamma Serie 3 Gran Turismo utilizzano la tecnologia TwinPower Turbo e sono accoppiati ad un cambio manuale a 6 marce o, con un supplemento di prezzo di 2.300 euro, con la trasmissione automatica a 8 rapporti. Questa terza variante di carrozzeria delle attuali Serie 3 coniuga - afferma Bmw - il DNA sportivo/dinamico della berlina con la funzionalita' e la versatilita' della Touring. Rispetto a quest'ultima versione wagon, la nuova Serie 3 Gran Turismo e' cresciuta di 200 millimetri in lunghezza e di 110 millimetri nel passo, con un'altezza aumentata di 81 millimetri. Nella zona dei passeggeri posteriori la nuova Serie 3 Gran Turismo offre 70 millimetri in piu' di spazio per le gambe nel confronto con la berlina e la Touring.

La missione che la nuova Gran Turismo potra' dunque svolgere e' anche quella di ricoprire il ruolo di elegante automobile per l'utilizzo professionale ma, quando occorre, anche di essere una dinamica e confortevole vettura da viaggio. Il design, oltre che dall'architettura a 2 volumi del corpo vettura, e' caratterizzato dalle quattro porte con cristalli senza cornice, dalla linea del tetto che - come nelle coupe' - scende dolcemente verso il posteriore e dal grande portellone posteriore. L'azionamento di quest'ultimo e' elettrico e dispone di apertura e chiusura automatica. Presente, per la prima volta in una Bmw, lo spoiler posteriore attivo che assicura una 'leggerezza' estetica riducendo contemporaneamente la portanza durante la guida a velocita' sostenuta. Chi viaggia sui sedili anteriori o posteriori usufruisce di una posizione di seduta rialzata di 59 millimetri, caratteristica che offre migliore visuale esterna eccellente e facilita l'ingresso e l'...

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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: Autotuningclub (3/6/2013, 23:22)
 

B_NORM B_PIN  
Sticky: Bugatti Veyron
view post Posted on 3/6/2013, 20:19 by: AutotuningclubReply
Breve presentazione

La Veyron (o più precisamente Bugatti Veyron 16.4) è nota per essere una delle auto di serie più costose al mondo durante il periodo di produzione (1.100.000 euro tasse escluse per la versione "base"), ed è stata al lancio l'autovettura di serie più veloce mai costruita, con una velocità massima di 408,47 km/h[1]. Ha mantenuto il primato fino al 13 settembre 2007, quando la SSC Ultimate Aero TT ha stabilito il nuovo record di 412 km/h, poi il record venne ripreso dalla stessa Bugatti nel giugno del 2010. Viene costruita a mano nello stabilimento Bugatti di Molsheim in Francia, dove aveva sede l'azienda originaria fondata da Ettore Bugatti, ed ha raggiunto la piena produzione nel settembre 2005 in serie limitata a 300 esemplari.
Prende il nome dal pilota Pierre Veyron, che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1939 correndo con una Bugatti.
STORIA:
Il progetto di questo veicolo iniziò nel 1999 con la concept car EB 18/3 "Chiron". Mostrata al Salone dell'automobile di Tokyo, era simile alla versione finale giunta poi in produzione; una delle maggiori differenze era che la EB 18/3 usava un motore W18 con tre bancate di sei cilindri. La versione definitiva della Veyron è stata disegnata da Hartmut Warkuss, della Volkswagen, anziché Giorgetto Giugiaro che ne aveva curato i primi tre prototipi.
La Volkswagen, proprietaria del marchio Bugatti, annunciò la produzione della Veyron nel 2001 al Salone dell'automobile di Ginevra. Fu annunciato che sarebbe stata la più veloce, potente e costosa automobile della storia: le dichiarazioni promettevano oltre 407 km/h di velocità massima, 1001 cv di potenza e un prezzo tondo di 1 milione di euro.
La progettazione continuò nel 2001 con la "concept avanzata" EB 16/4 Veyron, che sostituiva il motore W18 a 3 bancate della Chiron con uno W16 a 4 bancate, visto per la prima volta nel 1999 sulla concept car Bentley Hunaudières. Alla fine del 2001, Bugatti annunciò ufficialmente che l'auto si sarebbe chiamata Bugatti Veyron 16.4, con riferimento ai 16 cilindri e ai 4 turbocompressori, e che sarebbe stata in produzione nel 2003. Tuttavia i test rivelarono significativi problemi: la stabilità era troppo bassa per le alte velocità, tanto che un prototipo venne distrutto, mentre un altro andò fuori controllo durante una dimostrazione al Mazda Raceway di Laguna Seca (fortunatamente con poche conseguenze per il pilota). Addirittura durante un test in Germania una Veyron si incendiò a causa del surriscaldamento del motore, che è stato uno dei problemi maggiori da risolvere in fase di sviluppo, soprattutto a causa della particolare struttura a W del motore che ne rende difficile il raffreddamento. Altri problemi insorti durante i test stavano nella frenata da migliorare e nell'esigenza di pneumatici dedicati, dalla particolare robustezza, poiché l'elevata potenza della vettura causava una prematura usura dei normali pneumatici ad alte pre...

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Comments: 0 | Views: 42Last Post by: Autotuningclub (3/6/2013, 20:19)
 

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