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| | | Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana, fondata da Enzo Ferrari, che produce autovetture sportive d'alta fascia e da gara. Essa gestisce, tra l'altro, una delle più celebri e titolate squadre sportive impegnate nelle competizioni automobilistiche del mondo: la Scuderia Ferrari. La sede dell'azienda è situata a Maranello, in provincia di Modena ed è guidata, dal 1991, da Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente di Confindustria e del Gruppo Fiat. Il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell'aviatore romagnolo ed asso della prima guerra mondiale Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna ad Enzo Ferrari e da allora diventato emblema del marchio Ferrari e dello stesso reparto corse. Nell'anno fiscale 2011 Ferrari S.p.A. ha venduto 7.195 vetture per un fatturato di 2,251 miliardi di euro.[1] Nel 2012 Ferrari ha venduto 7.318 vetture, con un aumento del 4,5% rispetto al 2011. Mercato più attivo si riconferma essere il Nord America con oltre 2000 vetture vendute e una crescita del 14,6% rispetto all'anno precedente[2] Secondo la classifica stilata dalla Brand Finance la Ferrari è risultata l'azienda più famosa al mondo seguita da Google, Coca Cola, PricewaterhouseCoopers e Hermès La nascita della Ferrari viene talora fatta coincidere con la fondazione, nel 1929 a Modena, della S.A. Scuderia Ferrari, ma la Scuderia non produceva proprie automobili, era soltanto la responsabile della messa a punto di quelle dell'Alfa Romeo, che allora partecipavano a diverse competizioni. La casa costruttrice nacque ufficialmente il 13 settembre 1939 a Modena, con la fondazione da parte di Enzo Ferrari della Auto Avio Costruzioni. Le sue prime commissioni furono la costruzione di componenti per velivoli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture divenne l'attività principale. La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, fu la Auto Avio Costruzioni 815 datata 1940, mentre la seconda, sempre in soli due esemplari, fu la Ferrari 125 S, a causa della seconda guerra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari[3]. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Ferrari, non però per volontà di Enzo Ferrari ma per clausole contrattuali che lo legavano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli impedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovetture da lui allestite. Nel 1957 la Auto Avio Costruzioni cambiò denominazione in Auto Costruzioni Ferrari per diventare SEFAC (Società Esercizio Fabbriche Automobili e Corse) SpA il 26 maggio 1960 e Ferrari SpA nel 1965. Nel 1969 la Ferrari SpA entrò a far parte del gruppo FIAT[4]. Nel 1988, alla scomparsa di Enzo Ferrari, il pacchetto azionario divenne per il 90% della FIAT mentre la parte restante rimase al figlio Piero Lardi Ferrari, restato anche all'interno del team aziendale come vice presidente. Nel 2006 il 5% delle azioni è stato acquisito da una società finanziaria degli Emirati Arabi Uniti, la Mubadala, società che ha promosso anche la costruzione del Ferrari World ad Abu Dhabi. Ferrari è poi ritornata in possesso di questo 5% nel corso del 2010[5]. Il 18 maggio 2012 a Shanghai (Cina) il cavallino rampante ha inaugurato il primo museo Ferrari fuori dai confini Italiani. Al taglio del nastro avvenuto nello Shanghai Italian Center, presenti le istituzioni italiane e cinesi.La vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di autovetture, è stata sempre la corsa. La sua Scuderia era iniziata come uno sponsor indipendente per piloti di varie macchine, ma divenne presto parte del team corse dell'Alfa Romeo. Dopo l'uscita di Enzo Ferrari dall'Alfa, egli iniziò a progettare e produrre vetture per proprio conto; il team Ferrari apparve per la prima volta sulla scena di gran premi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale. La prima monoposto costruita dalla Ferrari, la "125", debutta al Gran Premio d'Italia il 5 settembre 1948 a Torino, pilotata dal francese Raymond Sommer che si qualifica terzo alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati).
Ferrari di Formula 1 La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo. La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, e nel 2007), il record di 16 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, e nel 2008) ed il record di 221 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al giugno 2013). Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Didier Pironi, Michele Alboreto, Alain Prost, Nigel Mansell, Ivan Capelli, Michael Schumacher, Gerhard Berger, Jean Alesi, Eddie Irvine, Rubens Barrichello, Felipe Massa, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria. Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15º titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poiché alla vigilia la situazione in classifica vedeva i due piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello. Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un'autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara. Il "Cavallino Rampante"
Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il Cavallino Rampante nero in campo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.
Francesco Baracca Il Cavallino Rampante, simbolo di coraggio e temerarietà, era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2º Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca[6]. Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse la prima edizione del Gran premio del Circuito del Savio[7] (Savio è una frazione di Ravenna), e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre dell'aviatore lughese. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il Cavallino Rampante sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna. La prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare a Ferrari il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse. Nel 1945 Ferrari fece ridisegnare un nuovo cavallino rampante da Eligio Gerosa, giovane incisore milanese. Nel progetto ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), viene aggiunto lo sfondo giallo canarino, uno dei colori di Modena. Il Cavallino Rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: l'ingegnere Fabio Taglioni, concittadino di Baracca, lo applicò sulle motociclette Ducati tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta. Il Cavallino Rampante è un marchio registrato della Ferrari. Rosso Corsa
Per approfondire, vedi Rosso Corsa. Fin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano verniciate di rosso. Questo era il colore consueto per le vetture italiane che gareggiavano in campionati automobilistici, in base ad un provvedimento, preso durante le due guerre mondiali, dall'associazione che in seguito verrà chiamata FIA; nello schema della federazione, tra le altre, le auto francesi erano blu, le tedesche bianche, e le inglesi verdi. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro (famoso come rosso Alfa) ad una tinta notevolmente più accesa, nota come rosso corsa. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferrari di serie, mentre per quelle di Formula 1, dopo l'acquisizione da parte del Gruppo Fiat, ci sono state variazioni di tonalità, di anno in anno più chiare o più scure, assecondando gli interessi degli sponsor. Vetture
Le autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti dove il marchio ha riscosso molto successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale. I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei V8 e V12. Nel luglio 2009 è stata presentata in anteprima la Ferrari 458 Italia, entrata in produzione nel 2010. In seguito sono state presentate la 599 GTO e la SA Aperta, costruita in 80 esemplari per celebrare gli 80 anni di Pininfarina. Stradali In produzione 8 cilindri: California (2008) 458 Italia (2009) 458 Spider (2011) 12 cilindri: Ferrari FF (2011) Ferrari F12berlinetta (2012) Ferrari LaFerrari (2013)
Ferrari California
Ferrari 612 Scaglietti Tutti i modelli stradali Ferrari Anno Modello 1948 166 Inter 1951 195 Inter 1951 212 Inter 1952 342 America 1953 250 Europa 1953 375 America 1954 250 GT 1956 410 Superamerica 1957 250 GT California 1959 250 GT Cabriolet 1960 400 Superamerica 1960 250 GT 2+2 1962 250 GTO 1962 250 GTL 1964 275 GTB 1964 275 GTS 1964 330 GT 2+2 1964 500 Superfast 1966 275 GTB/4 1966 275 GTS/4 1966 330 GTC 1966 330 GTS 1966 365 P Speciale 1966 365 California 1967 365 GT 2+2 1967 Dino 206 GT 1968 365 GTC 1968 365 GTS 1968 365 GTB/4 1969 365 GTS/4 1969 Dino 246 GT 1969 Dino 246 GTS 1971 365 GTC4 1971 365 GT4 BB 1972 246 GTS 1972 365 GT4 2+2 1973 Dino 308 GT4 1975 Dino 208 GT4 1975 308 GTB Anno Modello 1976 308 GT4 1976 400 Automatic 1976 400 GT 1976 512 BB 1977 308 GTS 1979 400i Automatic 1979 400i GT 1980 208 GTB 1980 208 GTS 1980 308 GTBi 1980 308 GTSi 1980 Mondial 8 1981 512 BBi 1982 208 GTB Turbo 1982 208 GTS Turbo 1982 308 GTB Quattrovalvole 1982 308 GTS Quattrovalvole 1982 Mondial Quattrovalvole 1983 Mondial QV Cabriolet 1984 GTO 1984 Testarossa 1985 328 GTB 1985 328 GTS 1985 412 Automatic 1985 412 GT 1985 Mondial 3.2 GTB 1985 Mondial 3.2 GTS 1986 GTB Turbo 1986 GTS Turbo 1987 F40 1989 348 TB 1989 348 TS 1989 Mondial T 1989 Mondial T Cabriolet 1991 512 TR 1992 456 GT 1992 456 GTA 1993 348 GTB Anno Modello 1993 348 GTB 1993 348 GTS 1994 F355 Berlinetta 1994 F355 GTS 1994 F355 GTS 1995 F50 1995 F355 Spider 1996 550 Maranello 1997 355 F1 Berlinetta 1997 355 F1 GTS 1997 355 F1 Spider 1998 456M GT 1998 456M GTA 1999 360 Modena 2000 360 Spider 2001 550 Barchetta 2002 575M Maranello 2002 Enzo 2003 360 Challenge Stradale 2004 612 Scaglietti 2004 F430 2005 F430 Spider 2005 575 Superamerica 2007 599 GTB Fiorano 2007 612 Scaglietti 2008 430 Scuderia 2008 California 2008 Scuderia Spider 16M 2009 458 Italia 2010 599 GTO 2010 SA Aperta 2011 FF 2011 458 Spider 2012 F12berlinetta 2013 LaFerrari Da competizione ed utilizzo esclusivo in pista In produzione F1 [modifica] Ferrari F138 (2013) Altre competizioni 458 GT2 (2011) 458 GT3 (2011) 458 Challenge (2011) F430 GT2 F430 GT3 Fuori produzione F1, F2 ed altre monoposto Ferrari 125 C (1947) Ferrari 159 C (1947) Ferrari 166 FL (1949) Ferrari 125 F1 (1950) Ferrari 166 F2 (1950) Ferrari 275 F1 (1950) Ferrari 340 F1 (1950) Ferrari 375 F1 (1950, 1951) Ferrari 212 F1 (1951, 1952) Ferrari 500 F2 (1951, 1952, 1953) 2P nel 1952 e nel 1953 Ferrari 375 Indy (1952) P Ferrari 166 C (1953) P Ferrari 553 F2 (1953) Ferrari 553 F1 (1953-1954) Ferrari 625 F1 (1954-1955) Ferrari 555 F1 (1955-1956) P nel 1956 Ferrari D50 (1955, 1956, 1957) P nel 1956 Ferrari 801 F1 (1957) Ferrari Dino 156 F2 (1957) Ferrari 326 MI (1958) Ferrari 412 MI (1958) Ferrari 246 F1 (1958) P Ferrari 256 F1 (1959) Ferrari 246 P (1960) Ferrari 156 P (1960) Ferrari 156 F2 (1960) Ferrari 156 F1 (1961, 1962) PC nel 1961 Ferrari 156 F1-63 (1963, 1964) Ferrari 158 F1 (1964, 1965) PC nel 1964 Ferrari 512 F1 (1965, 1966) Ferrari 246 F1-66 (1966) Ferrari Dino 166 F2 (1967) Ferrari 312 F1 (1966, 1967, 1968, 1969) Ferrari Dino 246 Tasmania (1968) Ferrari 312 B (1970, 1971, 1972) Ferrari 312 B2 (1971, 1972, 1973) Ferrari 312 B3 (1973) Ferrari 312 B3-74 (1974, 1975) Ferrari 312 T (1975, 1976) PC nel 1975 Ferrari 312 T2 (1976, 1977, 1978) C nel 1976, PC nel 1977 Ferrari 312 T3 (1978) Ferrari 312 T4 (1979) PC Ferrari 312 T5 (1980) Ferrari 126 CK (1981) Ferrari 126 CX (1981) Ferrari 126 C2 (1982) C Ferrari 126 C2B (1983) C Ferrari 126 C3 (1983) C Ferrari 126 C4 (1984) Ferrari 156-85 (1985) Ferrari F1-86 (1986) Ferrari F1-87 (1987) Ferrari F1-87/88C (1988) Ferrari 639 (Vettura Laboratorio) (1989) Ferrari 640 F1 (F1-89) (1989) Ferrari 641/1 F1 (F1-90) (1990) Ferrari 641/2 F1 (F1-90) (1990) Ferrari 642 (F1-91) (1991) Ferrari 643 (F1-91) (1991) Ferrari F92 A (1992) Ferrari F92 AT (1992) Ferrari F93 A (1993) Ferrari 412 T1 (1994) Ferrari 412 T1B (1994) Ferrari 412 T2 (1995) Ferrari F310 (1996) Ferrari F310B (1997) Ferrari F300 (1998) Ferrari F399 (1999) C Ferrari F1-2000 (2000) PC Ferrari F2001 (2001) PC Ferrari F2002 (2002) PC Ferrari F2003GA (2003) PC Ferrari F2004 (2004) PC Ferrari F2004M (2005) Ferrari F2005 (2005) Ferrari 248 F1 (2006) Ferrari F2007 (2007) PC Ferrari F2008 (2008) C Ferrari F60 (2009) Ferrari F10 (2010) Ferrari 150º Italia (2011) Ferrari F2012 (2012) ("P" indica che la vettura ha vinto il Titolo mondiale Piloti, "C" che ha vinto quello Costruttori.) XX Programmes [modifica] Ferrari FXX (2005) Ferrari 599XX Altre competizioni [modifica] Anno Modello 1947 125 S 1947 159 S 1947 166 SC 1948 166 S 1948 166 Inter Sport 1948 166 Inter Corsa 1948 166 MM 1950 195 S 1950 275 S 1950 340 America 1951 212 Export 1952 225 S 1952 250 S 1952 340 Mexico 1952 Ferrari 375 Indy 1953 250 MM 1953 340 MM 1953 375 MM 1953 625 TF 1953 500 Mondial 1953 735 S 1954 750 Monza 1954 250 Monza 1954 375 Plus 1955 376 S 1955 735 LM 1955 857 S 1956 500 TR 1956 625 LM 1956 860 Monza 1956 410 S 1956 290 MM 1956 250 GT Berlinetta TdF 1957 500 TRC 1957 290 S 1957 315 S 1957 335 S 1957 250 Testa Rossa 1958 Dino 196 S 1958 Dino 296 S 1958 312 S 1958 412 S 1958 412 MI 1959 250 GT Berlinetta passo corto 1960 Dino 246 S 1961 246 SP 1962 196 SP 1962 286 SP 1962 248 SP 1962 268 SP 1962 250 GTO Anno Modello 1962 330 LM 1962 330 TR 1963 250 P 1963 330 P 1963 250 LM 1964 275 P 1965 275 GTB Competizione 1965 275 P2 1965 330 P2 1965 365 P2 1965 Dino 166 P 1965 Dino 206 SP 1966 Dino 206 S 1966 365 P2/3 1966 330 P3 1967 330 P4 1967 412 P 1967 350 Can Am 1968 612 Can Am 1969 212 E 1969 312 P 1970 512 S 1970 512 M 1971 312 PB 1971 712 Can Am 1971 365 GTB4 Competizione 1978 512 BB LM 1988 F40 LM 1989 F40 Competizione 1993 348 Challenge 1994 333 SP 1994 F40 GTE 1995 F355 Challenge 1996 F50 GT 1999 550 GT 2000 360 Challenge 2001 550 GTS 2002 360 GT 2003 575 GTC 2003 550 GTO 2004 360 GTC 2005 FXX 2006 F430 Challenge 2006 F430 GTC
Ferrari 250 Testa Rossa del 1958
Ferrari 250 GTO del 1962
Ferrari 250 Le Mans del 1964
Una Ferrari 333 SP Prototipi |
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